Tutti i bisogni del Terzo settore
Un grande settore in crescita con davanti a sé però anche grandi sfide, questo è il Terzo settore in Italia. L'ultimo censimento Istat illustra che le istituzioni non profit attive in Italia sono cresciute del 28% tra il 2001 e il 2011, contano sul contributo lavorativo di 5,7 milioni di persone (di cui il 12% dipendenti in aumento del 39,4% rispetto al 2001) e in alcuni settori (quelli artistici e sportivi per esempio) sono superiori alle imprese private e istituzioni pubbliche.
Ma tale crescita e consolidamento hanno anche portato delle grandi sfide, considerando anche il deficit di risorse disponibili. In primo luogo, negli ultimi anni è sorta una crescente concorrenza, dato l'arrivo in Italia di molte Ong internazionali. In secondo luogo, la crisi ha valorizzato il Terzo settore, ma lo ha anche esposto a maggiore responsabilità in termini di efficacia e rendicontazione. Il donatore oggi, per esempio, è molto più consapevole e informato e dunque chiede maggiore trasparenza e ritorno nella gestione della causa sociale a cui l'impresa non profit è dedita.
"Il Terzo settore oggi si muove maggiormente anche nell'ambito economico. E per stare al passo con i cambiamenti e con le nuove responsabilità, necessita di maggiori competenze e professionalità," spiega Giuliana Baldassarre, SDA assistant professor di Public management & policy. "C'è bisogno di una gestione più efficiente, capace di razionalizzare le risorse, ed efficace e di una programmazione più strategica."
Tra le sfide più impellenti, quelle di riuscire a diversificare le politiche di finanziamento, di essere più autonomi nell'accesso ai finanziamenti, di essere capaci di rendicontare e progettare a lungo termine. In particolare, nell'ambito dei finanziamenti, c'è bisogno di trasformare le politiche di fundraising, in una logica progettuale anche in partnership con enti privati e pubblici e di trovare nuove fonti di finanziamenti, anche con un fare maggiormente imprenditoriale.
"Le impresi sociali in Italia sono molto preparate e consolidate in certe competenze ma ci sono lacune in termini di rendicontazione e trasparenza, causate anche dal fatto che in generale c'è poco cultura di ciò in Italia", spiega Baldassarre. " E poi si tende ad amministrare le risorse umane e non a gestirle. Manca una valutazione, valorizzazione e incentivazione del personale".
Il corso
L'impegno di SDA Bocconi a sostegno delle professionalità nel Terzo settore prosegue con la 14a edizione del percorso 'Manager delle Imprese Sociali e del Non Profit', che propone una formazione a tutto campo, in cui sono affrontati i diversi aspetti del management applicato alle imprese sociali. L'iniziativa, coordinata da Giuliana Baldassarre, è articolata in otto programmi di formazione brevi, focalizzati su tematiche specifiche. Ciascun programma esaurisce le tematiche di competenza e può essere frequentato anche separatamente, mentre l'adesione al percorso, cioè a tutti i programmi, può avvenire nell'arco di 2 anni.
L'articolazione consente anche una forte personalizzazione. Il percorso si snoda attraverso singoli corsi che trattano come sviluppare un'attività imprenditoriale in ambito sociale, come gestire i fondi comunitari e le risorse umane, come rendere più efficace il controllo di gestione e come gestire il bilancio e la fiscalità. Si affrontano inoltre le migliori tecniche e strumenti di fundraising ed è presente un nuovo corso facoltativo sulla filantropia strategica.La formazione in aula è caratterizzata da una didattica attiva, con testimonianze, esercitazioni pratiche, case discussion e simulazioni per individuare soluzioni gestionali concrete ed efficaci.
Quando 12-14 marzo: 'Fare impresa sociale: progettualità e sostenibilità nel Non Profit', 2-4 aprile: 'Fondi comunitari: strategie, gestione e rendicontazione'; 19-21 maggio: 'Risorse umane e aziende non profit: gestire, negoziare e motivare'; 11-13 giugno: 'Programmazione, controllo e rendicontazione sociale nelle aziende non profit'; 3-4 luglio e 11-12 settembre 'Fare filantropia ad alto impatto: strumenti e modelli per l'investimento sociale' (facoltativo per il completamento del percorso);24-26 settembre 'Gli strumenti di fundraising delle aziende non profit';16-17 ottobre 'Fundraising. Follow up';6-7 novembre 'Gestione del bilancio e della fiscalità nelle aziende non profit'.
Costo Il costo dei singoli corsi varia da 800 a 1.800 euro. Per chi aderisce in via anticipata a tutti i programmi del percorso è prevista un'agevolazione del 20%.
Info www.sdabocconi.it/it/formazione-executive/percorso-manager-delle-imprese-sociali-del-non-profit