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L'impegno di Patrizia per gli animali

, di Davide Ripamonti
Volontaria Enpa, assiste i cani del canile di San Genesio, nel Pavese. Ma è sempre pronta a intervenire per un animale in difficoltà

Era un canile privato, uno di quelli gestiti con modalità tristemente note alla cronaca. Poi l'Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa) è riuscito a introdursi e in seguito a rilevarne la gestione. Oggi il canile San Genesio, sul territorio di Mortara, è una struttura modello, che ospita 160 cani che ricevono cure e amore adeguati, in attesa che qualcuno decida di adottarli.
"Ma anche in questo siamo molto scrupolosi", dice Patrizia Scaffidi, dipendente dell'Ufficio Economato della Bocconi, volontaria Enpa dai primi anni '90, un amore per gli animali che la porta a dedicare a essi gran parte del proprio tempo libero, "prendiamo informazioni su chi fa domanda di adozione e, una volta che il cane è arrivato nella sua nuova casa, per un po' di tempo continuiamo a seguirlo". Le cose sono migliorate negli anni, la sensibilità verso gli animali si è accresciuta ma c'è ancora molto da fare.
"In una zona di campagna come questa", spiega ancora Patrizia, "gli animali sono tradizionalmente visti per la loro utilità, l'impiego in attività a favore dell'uomo, ma si è accresciuto anche l'interesse per il loro benessere. Io mi occupo in particolare di organizzare campagne di sensibilizzazione, raccolte di firme e di fondi attraverso la vendita di oggetti che produciamo noi stessi".

L'impegno di Patrizia non si può quantificare in ore o giorni, una volontaria Enpa conosciuta sul territorio come lei viene chiamata anche in casi di emergenza, quando vengono trovati animali abbandonati o feriti e bisogna recuperarli o chiamare chi è preposto a farlo, magari dovendo combattere con la burocrazia: "Ci sono precise leggi che obbligano gli amministratori locali a tutelare gli animali, ma non sempre le rispettano. Diciamo che alcuni tendono a considerarli problemi minori, su cui non vale la pena investire. Un po' con il dialogo, un po' richiamandoli ai loro doveri, li sproniamo a intervenire quando serve".
Il canile, ma non si deve dimenticare il gattile di Carbonara al Ticino, ha ampi spazi puliti, i cani socializzano tra loro e fanno attività fisica. Molti resteranno qui per poco, altri per sempre, perché ci sono casi davvero difficili: "Abbiamo trovato, abbandonata e destinata a morte certa, una cucciola sorda e cieca. Ora i nostri volontari le stanno insegnando a muoversi evitando gli ostacoli e imparando a usare al massimo gli altri sensi. Sarà un cammino lungo ma vedere i suoi progressi ti ripaga per tutte le fatiche sostenute".