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La Bocconi snodo di exchange internazionali

, di Tomaso Eridani
Sono arrivati in questi giorni 541 studenti da tutto il mondo in scambio per un semestre. In costante crescita l'interesse per un'esperienza vissuta sempre piu' come parte integrante del proprio percorso di studio

I primi scambi in Bocconi nascono più di 40 anni fa, nel 1974, con accordi con la New York University ed Essec, che permettevano ad una manciata di studenti di fare un'esperienza all'estero. Oggi la Bocconi si scopre un vero hub internazionale di scambi con accordi con 230 scuole partner in tutto il mondo e 1.336 studenti in partenza e 1.303 in arrivo quest'anno.

Proprio in questi giorni hanno finito la fase di check-in sul campus i 541 studenti da tutto il mondo che passeranno qui questo semestre. Studenti bachelor e graduate provenienti per il 43% dall'Europa, 32% dal Nord America, 11% dall'Asia, 5% dall'America Latina e 9% da Africa, Medio Oriente e Oceania. Una schiera veramente globale che è stata accolta con una serie di attività (visite guidate al campus e alla città, incontri di orientamento, corsi accelerati di italiano, cocktail di benvenuto e altro) e che sarà seguita durante tutta la permanenza da un ufficio a loro dedicato, l'International Student Desk del servizio Relazioni Internazionali.

"Cresce sempre più l'interesse da parte degli studenti per quest'esperienza e gli slot che proponiamo in entrata e uscita," spiega Stefano Caselli, prorettore per l'internazionalizzazione. "Ospitare studenti è importante per fare conoscere la Bocconi all'estero e soprattutto per fare aumentare il network dei nostri studenti che possono così far crescere le loro conoscenze e interazioni ed avere occasioni di confronto anche qui in Bocconi".

Un interesse in crescita che si conferma nei numeri. Gli studenti incoming quest'anno sono 1.303, il 20% in più rispetto a cinque anni fa. Mentre l'anno prossimo le scuole partner passeranno da 230 a 254 e gli slot disponibili per gli studenti in partenza aumenteranno a 1.442, rispetto ai 1.238 di quattro anni fa

"Seguirò soprattutto varie classi di finanza. La Bocconi ha un'eccellente reputazione in questo campo e voglio cogliere l'occasione - seguendo anche corsi che non ho disponibili a Mosca come Business Relations," racconta Ivan Mozharov, arrivato da pochi giorni in Bocconi e proveniente dalla New Economic School di Mosca. "La prima impressione è ottima. L'ambiente è molto diversificato e aperto e l'università è organizzata molto bene. Il che rende la nostra integrazione più facile."

Come Ivan molti studenti oggi, tra quelli in arrivo e tra i Bocconiani in partenza per i 5 continenti, utilizzano la scambio per integrare e perfezionare in modo specifico il loro percorso di studio.

"Negli ultimi anni è cambiata la logica degli scambi. Non è più una semplice esperienza all'estero per fare curriculum o imparare una lingua ma è vissuta come un componente essenziale del percorso universitario," spiega Caselli. "Gli studenti oggi sono infatti molto selettivi nel cercare scuole eccellenti che offrono percorsi coerenti con il proprio piano di studi."

"E' un'opportunità stimolante che ti permette di catapultarti in una realtà completamente diversa," racconta Simone Batticani, al 2° anno del biennio in Economia e legislazione per l'impresa, che da agosto a dicembre è stato in scambio presso l'Universidade de Sao Paulo. "Ho approfondito delle materie con una prospettiva diversa, con esperienza di metodi didattici nuovi, e ho anche sfidato me stesso svolgendo esami in portoghese. E poi c'è anche il lato del divertimento e, grazie alla durata prolungata dello scambio, la possibilità di conoscere e visitare in modo approfondito una nuova realtà."