I Mooc il giorno e l'ora che vuoi tu
Lanciati da poco tempo, i Massive open online courses (Mooc) si stanno già trasformando. Finora erano presenti sulle piattaforme specializzate che li distribuiscono solo in versione session-based, ovvero nella forma di corsi online disponibili per un periodo limitato di tempo e da seguire secondo la scansione temporale decisa dai progettisti. Per venire incontro alle esigenze di un pubblico più ampio, ora sono offerti anche in versione on-demand, ovvero disponibili senza vincoli di tempo e completabili secondo il proprio ritmo.
Anche Managing Fashion and Luxury Companies, il corso di Erica Corbellini e Stefania Saviolo lanciato dalla Bocconi lo scorso ottobre sulla piattaforma Coursera, è da poco disponibile in versione on-demand. "Le indagini dimostrano che un'ampia porzione di pubblico è formata da lavoratori, che preferiscono la versione on-demand perché gli consente di organizzare meglio i tempi", dice Valentina Todoro di Bocconi education teaching alliance (Beta), il laboratorio di ricerca e sviluppo sui metodi di apprendimento dell'Università.
"Quella dei Mooc, per la Bocconi, è una grande sperimentazione con ricadute sulle competenze di produzione, sulla padronanza di nuovi linguaggi e sulla conoscenza del comportamento dei discenti", afferma il direttore del Beta, Luigi Proserpio, "e così vogliamo valutare anche i pro e i contro della modalità on-demand".
Se la libertà concessa al partecipante è il punto di forza, il fatto che l'interattività e la possibilità di sviluppare una community vivace siano limitate è lo svantaggio da controbilanciare. "Così abbiamo mantenuto la figura del community manager, anche se coinvolge le docenti con minore frequenza rispetto alla modalità session based", spiega ancora Todoro. Inoltre, una parte della valutazione nella versione originale dipendeva da un assignment valutato dagli altri partecipanti, ed è stato sostituito da un quiz. La prossima modifica consisterà nella strutturazione di forme di feedback in caso di risposte sbagliate, perché nella versione on-demand il partecipante non riesce ad avere spiegazioni immediate rivolgendosi al forum della community.
L'evoluzione non si ferma però qui. "I prossimi Mooc potranno avere una struttura un po' diversa dai tre che abbiamo già prodotto", sostiene Chiara Moscardo del Beta. "L'idea è di realizzare materiali pensati per essere usufruibili su più fronti, compresa l'aula".