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Giovanni Dapra' crea la Fattoria del denaro

, di Davide Ripamonti
Laureato in Economia degli intermediari finanziari, master a Londra, il giovane bocconiano ha fondato una società che aiuta a investire il proprio denaro. Facendo solo gli interessi dei clienti

Una laurea in Economia degli intermediari finanziari in Bocconi, un master in finanza quantitativa alla Cass business school, a Londra, e 5 anni alla Deutsche Bank, sempre a Londra, nella divisione Global market, sono bastati a Giovanni Daprà, 29enne milanese, per capire che il sistema finanziario attuale, gestito dalle banche, non ha futuro e che quindi occorreva uscirne. Per fondare qualcosa di diverso. "Sono passato dal picco del 2005 fino alla crisi del 2008-2009, ho osservato tutta la parabola e ho capito che il sistema finanziario così concepito, lo stesso in auge da 20 anni", dice Giovanni, "avrà vita breve e dovrà essere sottoposto a un profondo restyling".

Così, per anticipare i tempi e non farsi trovare impreparato, Giovanni Daprà lascia Deutsche Bank e fonda, nel 2011, con l'ex collega Paolo Galvani e con Andrea Scarso, MoneyFarm, società d'intermediazione mobiliare autorizzata da Consob e Banca d'Italia, con una mission ben precisa: permettere alle persone di prendere il controllo delle proprie finanze. "L'idea è quella di democratizzare l'industria del risparmio, cancellando il ruolo della distribuzione. In pratica MoneyFarm, che non ha esempi simili in Italia, è un intermediario finanziario che offre consulenza personalizzata a clienti privati attraverso internet", spiega Daprà, "perché sono convinto che le potenzialità della rete, che finora abbiamo sfruttato solo in parte, nei prossimi 20 anni porteranno grandi benefici". Sulla base di un questionario che si può compilare gratuitamente, si otterrà un profilo del potenziale investitore e della sua propensione al rischio. Se, poi, il nostro investitore deciderà di dare fiducia a MoneyFarm, dovrà sottoscrivere un abbonamento che varia da un minimo di 9,99 a un massimo di 34,99 euro al mese per avere una consulenza personalizzata utile a costruire un portafogli di investimenti su misura. "I clienti poi fanno tutto da soli attraverso la propria banca, il nostro compito è, al momento, solo quello della consulenza". Gli Etf, Exchange Trade Funds, sono fondi negoziabili in borsa molto sicuri e "con bassi costi di gestione e proprio per questo poco consigliati dalle banche".

MoneyFarm attualmente gestisce circa 150 investitori, tutti in Italia, e circa 15 milioni di asset in consulenza, "anche se la nostra licenza ci permette di operare in tutta Europa", precisa Daprà. Ma i progetti sono ambiziosi, visto che l'obiettivo, nei prossimi cinque anni, è quello di raggiungere i 60 mila investitori, ampliando anche l'organico, composto attualmente da 10 persone: "Come primo passo vorremmo permettere ai clienti di acquistare gli Etf direttamente sulla nostra piattaforma, poi aprirci ai mercati esteri. Per questi traguardi abbiamo fissato una deadline intorno ai primi mesi del 2013". Ma il traguardo vero, quello a medio-lungo termine, è ancora più alto: "Vogliamo diventare il punto di riferimento per la gestione a 360° del portafoglio personale dei clienti, dagli investimenti classici al piano pensionistico, alla gestione del budget", spiega ancora Daprà, "funzioni che attualmente ricoprono le banche, ma per le quali ci sono modalità più efficienti, anche perché il lavoro delle banche in fondo dovrebbe essere nel credito". Come Giovanni Daprà tiene a ribadire, nell'attuale sistema distributivo italiano, "per le banche talvolta è proprio difficile fare gli interessi del cliente".

Daprà e soci, a testimonianza della serietà della loro iniziativa, collaborano con un altro bocconiano, molto famoso: "Ci appoggiamo alla società di Nouriel Roubini, che fa da advisor di diversi fondi pensione e ci aiuta nel processo di investimento. Il contatto con loro è costante e rappresenta un ulteriore elemento di sicurezza per chi decide di affidarsi a noi".