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Bruxelles sempre al servizio delle istituzioni

, di Andrea Celauro
Paolo Senes, chapter leader BAA racconta il rapporto speciale che lega gli alumni Bocconi alle istituzioni

In tre anni, da quando viaSarfatti25 lo aveva raccontato attraverso le parole di Gabriele Giudice, il chapter ha cambiato leader ma non la propria impronta: nella città in cui si decide il destino dell'Europa, Bruxelles, la BAA non può che accogliere alumni che hanno soprattutto le istituzioni come obiettivo per la carriera. Tutti tranne qualcuno, come il leader del gruppo, Paolo Senes. Imprenditore, ceo di Optimize Group e chairman di Mts Associated (una società finanziaria belga) guida il gruppo BAA da un paio di anni, affiancato da Chiara Landolfo. "Il taglio istituzionale per gli eventi e le iniziative è chiaramente sempre molto forte, è peculiare del nostro gruppo. Lo scorso 26 gennaio, per esempio, abbiamo organizzato un incontro sulle politiche di crescita, sull'economia circolare e sulle politiche di investimenti dell'Unione europea".

In questo, al lavoro del chapter si affianca una stretta collaborazione con gli altri gruppi di alumni delle varie università presenti nella città, tanto che da due anni il team della BAA grazie all'attività diun altro alumnus Bocconi, Alessio Aresu, aderisce al Ryder's club, un supergruppo di 5 alumni al quale partecipano, tra gli altri, l'Università di Boston, la Columbia, la Cornell, Insead, Kellog e Mit e che ha l'obiettivo di promuovere eventi e networking allargato. Ma il chapter è molto attento anche a supportare chi ancora non è giunto in città: il 24 febbraio ha partecipato a 'Bocconi meets Brussels', dove la Bocconi ha presentato i propri corsi, portando le testimonianze professionali degli alumni. E tornando proprio al mondo del lavoro, Senes è lapidario: "A Bruxelles il problema non è l'offerta, che è sempre molto ampia anche per via del turn over. Il vero problema è la competizione: la città attira talenti da tutta Europa e lo standard è dunque molto alto".