Le emozioni che fanno bene alla nuova impresa
Quali sono i fattori che promuovono la capacità degli imprenditori di riconoscere e perseguire nuove opportunità di successo? Quali sono i meccanismi che fanno sì che le emozioni e processi cognitivi razionali influenzano la nascita di nuove idee imprenditoriali? Nell'articolo The Role of Affect in The Creation and Intentional Pursuit of Entrepreneurial Ideas (doi: 10.1111/j.1540-6520.2011.00458.x), recentemente pubblicato nel numero speciale The Heart of Entrepreneurship dell'Entrepreneurship Theory and Practice Journal (volume 36, Issue 1, Pages 41-68), Magdalena Cholakova (Dipartimento di Management e Tecnologia) e James Hayton (Newcastle Business School) elaborano un nuovo quadro teorico per rispondere a queste domande.
L'importanza dell'affetto (un termine piuttosto ampio, che comprende emozioni e stati d'animo) nei processi decisionali imprenditoriali ha suscitato l'attenzione dei ricercatori negli ultimi anni, poiché l'incertezza di giudizio e di scelta a cui sono sottoposti quotidianamente gli imprenditori incidono inevitabilmente sul loro stato emotivo, influenzando il loro processo decisionale. Tuttavia, piuttosto che concentrarsi sul ruolo dell'affetto nel perseguire azioni imprenditoriali, gli autori fanno un passo indietro e affrontano la sua rilevanza nel momento iniziale che coincide con la generazione dell'idea e la conseguente motivazione a perseguirla. In particolare, Hayton e Cholakova sviluppano una nuova prospettiva che mira a integrare i meccanismi cognitivi con quelli emotivi che tipicamente caratterizzano il comportamento imprenditoriale, spiegando come sia l'interazione di questi due aspetti a influenzare lo sviluppo di nuove idee.
Nel loro articolo di natura concettuale, gli autori elaborano una serie di proposizioni teoriche mettendo in evidenza come l'affetto di tipo positivo interagisce non solo con il comportamento dell'imprenditore, ma anche con lamemoria lavorativa e la creatività nel momento in cui l'idea viene generata. In particolare, l'affetto di tipo positivo dovrebbe aumentare la probabilità di percepire informazioni rilevanti perlo stimolo di nuove idee e la capacità di mantenere e richiamare alla memoria una maggiore quantità di informazioni e di idee. Gli autori inoltre ipotizzano che essere in uno stato emotivo positivo può aumentare la capacità dell'individuo di combinare queste informazioni in modo nuovo e creativo, aumentando così anche la probabilità di perseguire e sviluppare concretamente l'idea. Inoltre, Hayton e Cholakova attingendo alle teorie dell'aspettativa e a quella del comportamento pianificato discutono ulteriori fattori che potrebbero influenzare la motivazione dell'individuo nel perseguire le opportunità di business. Essi sostengono che l'affetto rafforza la credenza individuale nelle proprie possibilità e abilità, tanto che gli imprenditori influenzati da uno stato emotivo positivo riescono a percepire un maggior numero di mezzi-fini per perseguire e sviluppare l'idea stessa, il che potrebbe ridurre l'incertezza associata con l'idea e incoraggiare il suo raggiungimento. Infine gli autori individuano una serie di boundary conditions nel contesto della generazione di idee e nel loro processo di ricerca. Esse sono il capitale umano dell'individuo, il suo livello di familiarità e complessità con l'idea imprenditoriale, la sua somiglianza con l'identità dell'imprenditore.
Nel complesso, Hayton e Cholakova adottano il punto di vista dell'imprenditore nel momento in cui genera idee e sviluppano un quadro che cattura efficacemente sia gli aspetti emotivi che cognitivi. Pertanto, piuttosto che descrivere l'affetto come elemento che favorisce un comportamento irrazionale, come in genere è suggerito in letteratura, gli autori elaborano e delineano un modello, che invece cattura l'affetto come parte integrante del successo imprenditoriale.