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Lavorare insieme per la green economy

, di Fabio Todesco
Un recente libro curato da Stefano Pogutz e altri accademici evidenzia la necessità di una leadership cross-settoriale nella green economy

La green economy non si affermerà grazie a innovazioni dirompenti, ma attraverso l'organizzazione di catene di approvvigionamento globali che ruotino intorno ai prodotti e ai comportamenti verdi. I piccoli impianti di produzione di energia rinnovabile o le auto elettriche possono anche essere efficienti ed attrattive, per esempio, ma la struttura della rete di distribuzione dell'energia rallenta la diffusione di un modello decentralizzato, mentre problemi logistici e distributivi impediscono la crescita di un mercato per auto che non utilizzino idrocarburi.

Stefano Pogutz (Dipartimento di Management e Tecnologia, direttore del MaGER, Master in Green Management, Energy and Corporate Social Responsibility) evidenzia la necessità di una leadership cross-settoriale per stimolare la green economy in un recente libro curato insieme ad Alfred Marcus (Carlson School of Management), Paul Shrivastava (John Molson School of Business) e Sanjay Sharma (School of Business Administration at the University of Vermont): Cross-Sector Leadership for the Green Economy. Integrating Research and Practice on Sustainable Enterprise (Palgrave Macmillan, 2011, 352 pagine, £ 80).

"Il lavoro critico", scrivono Pogutz e i suoi colleghi, "deve essere svolto da organizzazioni locali, regionali, nazionali e internazionali, che non sono parte di un governo, né agenti di singole imprese. (...) Questi diversi attori devono superare differenze e antagonismi di vecchia data, non per giungere alla perfetta armonia, ma per costruire un interesse comune a un mondo più sostenibile".

I sedici capitoli del libro sono stati originariamente presentati a due conferenze tenutesi nel 2010 alla University of Minnesota e alla SDA Bocconi School of Management.