Un'impresa familiare e' per sempre. Ma non dappertutto
In The Life Cycle of Family Ownership: International Evidence (in pubblicazione su Review of Financial Studies), un'analisi di oltre 27.000 imprese private e pubbliche di 27 paesi europei, compresi Regno Unito, Francia, Germania e Italia, Colin Mayer (University of Oxford), Julian Franks (London Business School), Paolo Volpin (London Business School) e Hannes Wagner (Dipartimento di Finanza) evidenziano che le imprese familiari seguono un ciclo di vita della forma proprietaria ed evolvono fino a diventare imprese ad azionariato diffuso, ma solo nei paesi in cui la protezione degli investitori è forte e i mercati finanziari sono ben sviluppati. Altrove, le imprese familiari rimangono tali virtualmente per sempre.
Gli autori si propongono di rispondere ad una domanda posta negli anni '30 in uno studio pionieristico di Berle e Means, e che non ha mai ricevuto una risposta definitiva. La domanda è se la struttura proprietaria di un'impresa segua un ciclo di vita.Tradizionalmente si è concepito il ciclo di vita di un'impresa come un percorso lineare da una proprietà concentrata ad una diffusa. Per definizione, la maggior parte delle imprese inizia la propria vita come piccole o piccolissime entità, fondate da imprenditori. Nel moderno linguaggio dell'economia finanziaria, si parla di imprese familiari di prima generazione. L'assunzione è che tali imprese familiari evolvano nel tempo da imprese saldamente nelle mani della proprietà familiare in grandi imprese, le cui azioni sono trattate e finiscono nelle mani di un gran numero di piccoli azionisti. Nel corso di questa trasformazione dell'impresa familiare, si ingaggiano manager professionali, si raccolgono finanziamenti esterni per i progetti di investimento e con il tempo, lentamente ma senza eccezione, la quota proprietaria della famiglia viene erosa. Prima o poi, di solito quando la proprietà passa da una generazione a quella successiva, la famiglia si trova ad affrontare una decisione – se mantenere le quote rimanenti e il controllo, o vendere. La maggior parte della ricchezza familiare è investita nell'impresa e la prosperità della famiglia è perciò legata ad essa. Alla fine, con il contributo di diversi fattori, i membri della famiglia vendono le quote rimanenti al migliore offerente.
Quali sono i fattori che determinano la scomparsa del controllo della famiglia sull'impresa? L'idea che guida l'analisi degli autori è che siano il grado di protezione degli investitori, lo sviluppo dei mercati finanziari e la vitalità del mercato del controllo d'impresa a determinare l'esistenza e la velocità del ciclo di vita del controllo familiare. L'impresa familiare diventa impresa ad azionariato diffuso quando i diritti di voto in mano alla famiglia si assottigliano al di sotto di una certa soglia, oltre la quale la famiglia non controlla più le decisioni importanti.
Gli autori mostrano che nei paesi simili al Regno Unito in fatto di forte protezione degli investitori, elevato sviluppo finanziario e vitalità del mercato del controllo aziendale, il controllo familiare scompare relativamente in fretta. Di contro, nei paesi simili a Francia, Germania e Italia in quanto a debole protezione degli investitori, scarso sviluppo finanziario e inferiore vitalità del mercato del controllo, il controllo familiare rimane molto stabile nel tempo. Inoltre, le imprese familiari tendono a scomparire con il tempo nei settori che crescono velocemente, richiedono finanziamenti quantitativamente significativi e sperimentano frequenti fusioni e acquisizioni – ma tale effetto si verifica solo nei paesi simili al Regno Unito.
Una conclusione sorprendente che emerge dall'articolo è che, anche se il ciclo di vita delle imprese è uno dei più citati "fatti stilizzati" riguardanti l'impresa, l'evidenza empirica a livello internazionale è scarsa. Il ciclo di vita del controllo familiare si verifica in alcuni paesi, ma non nella maggior parte di essi. Dove non si verifica, le imprese familiari possono rimanere tali virtualmente per sempre. In questi paesi, caratterizzati da una debole regolamentazione e scarso sviluppo finanziario, le imprese familiari possono avere un potere tale da influenzare le istituzioni e superare le limitazioni finanziarie senza che la famiglia ceda il controllo.