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Quanto fanno gola gli emergenti

, di Tomaso Eridani
I Brics e Next 11 sono i mercati a più rapida crescita ma molte imprese, senza le conoscenze dei paesi emergenti per una strategia adeguata ed efficace, non colgono le opportunità. Un corso SDA a fine novembre illustrerà come costruirla

Lo scenario globale è ormai polarizzato fra gruppi di paesi che rappresentano mercati ancora molto importanti dal punto di vista dimensionale, ma stagnanti o in declino, e altri che crescono a tassi sostenuti lasciando presagire un completo ribaltamento di prospettiva. Molte imprese, tuttavia, non riescono ancora a cogliere tali opportunità perché non hanno il know-how delle caratteristiche e peculiarità dei mercati dei paesi emergenti per costruire una strategia adeguata ed efficace.
Già all'inizio della prima decade degli anni 2000, più di 50 paesi emergenti rappresentavano il 60% della popolazione e il 45% del pil mondiale e nei prossimi anni diverranno economicamente dominanti (World investment report, 2012). Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa), Bricet (Bric + Europa orientale e Turchia) e Next Eleven (N-11: Bangladesh, Egitto, Indonesia, Iran, Mexico, Nigeria, Pakistan, Filippine, Corea del Sud, Turchia, Vietnam) sono solo alcuni degli acronimi utilizzati per identificarli.
"La loro forte crescita economica, tuttavia, è controbilanciata da asimmetria informativa, regolamentazioni influenzate da obiettivi di tipo politico, sistemi giuridici inefficienti", spiega Elisabetta Marafioti, SDA professor di strategia e imprenditorialità e membro del China Lab di SDA Bocconi. "Inoltre spesso tali paesi sono caratterizzati da volatilità politica, problemi infrastrutturali, corruzione, burocratizzazione e difficoltà nel fare rispettare i contratti".
Quando le multinazionali tradizionali approcciano i mercati emergenti solitamente cercano di servire la fascia lusso e medio-alta del mercato, in attesa che si formi una classe media capace di spendere per i prodotti occidentali. La gran parte della popolazione ha però un basso potere d'acquisto e le cosiddette "strategie per la base della piramide" sono sviluppate dalle multinazionali tradizionali proprio con l'obiettivo di avvicinare questi consumatori poco affluenti (Prahalad, 2005; Dawar e Chattopadhyay, 2002, Lasserre, 2008).
In maniera speculare, sono ormai numerose le multinazionali provenienti da paesi emergenti che dominano il proprio mercato d'origine e occupano posizioni competitive importanti su quelli internazionali, soprattutto in certi settori. Ad esempio Cemex, impresa messicana leader a livello mondiale nella produzione di cemento, è cresciuta velocemente con acquisizioni internazionali, così come le cinesi Levono e Haier, l'indiana Tata o l'argentina Tenaris, solo per citarne alcune.
"Rispetto a 10 anni fa, le regole del gioco in questi mercati sono cambiate e tale dinamismo proseguirà anche in futuro costringendo le imprese provenienti dalle cosiddette economie sviluppate a dotarsi dei giusti strumenti manageriali, sia che attivamente decidano di approcciare tali mercati, sia che invece debbano difendersi nei propri mercati di riferimento dalle multinazionali dei paesi emergenti," conclude Marafioti.

Il corso

Un'adeguata conoscenza dei mercati emergenti, di come strutturare una partnership, gestire le barriere tariffarie e adattare localmente il proprio sistema di offerta: è ciò che manca a molte imprese dei settori moda, design e lusso per cogliere a pieno le opportunità offerte dai paesi che stanno crescendo a tassi sostenuti. Per venire incontro a questa lacuna SDA Bocconi ha ideato il nuovo corso "Oltre i Brics. Entrare nei mercati internazionali a rapida crescita", coordinato da Elisabetta Marafioti e destinato, tra gli altri, a direttori commerciali, responsabili vendite o retail, brand manager e business development manager. Con un taglio pragmatico e avvalendosi di testimonianze di operatori del settore, il corso si propone di fornire alle aziende il know-how e gli strumenti per affrontare con successo questa sfida. Durante le due giornate sarà illustrato, tra l'altro, come valutare l'attrattività di un mercato e la migliore strategia di ingresso, inclusa la valutazione delle prospettive dei paesi Bric (Brasile, Russia, India e Cina), Turchia, Medio Oriente e il continente africano, come disegnare una strategia glocal e come gestire le diverse peculiarità legislative e giuridiche.

Quando 28-29 novembre 2013
Costo 1.700 euro
Info www.sdabocconi.it/it/formazione-executive/oltre-i-brics