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Milano/Londra andata e (forse) ritorno

, di Davide Ripamonti
La capitale britannica e' il massimo per chi lavora nella finanza, racconta l'alumno Luca Tres. Ma se l'Italia dovesse chiamare...

C'è chi decide di lanciarsi in un'esperienza internazionale dopo aver consolidato una carriera in Italia e chi, invece, parte proprio dall'estero per poi magari, in futuro, tornare. Alla seconda schiera appartiene Luca Tres, laureato Clefin e poi Master of Science nel 2007, oggi Partner e Head of Life di Securis Investment Partners, un fondo d'investimento con headquarter a Londra. "Dopo la laurea ho avuto alcune offerte, sia a Milano che a Londra. Ho scelto la seconda e non me ne sono pentito".
Scelta che non è stata dettata da esterofilia: "Si trattava di un'opportunità professionale migliore. Sono entrato in Deutsche Bank occupandomi di multinazionali e istituzioni finanziarie svizzere". Eppure è proprio l'esperienza in sé, la grande capitale finanziaria e il suo clima internazionale, quello che nel curriculum di un giovane neo laureato non dovrebbe mancare: "A Londra hai moltissime opportunità, puoi fare esperienze a tutto tondo e poi scegliere in quale ambito specializzarti. E, se lo desideri, tornare in Italia. O andare in qualunque altro paese, perché la vita offre opportunità che, se hanno senso sia dal punto di vista lavorativo che della vita privata, bisogna saper cogliere. In altri casi, queste opportunità vanno cercate whatever it takes".

Dopo un'internship in Goldman Sachs nell'ambito M&A, Luca Tres è entrato in Deutsche Bank, occupandosi prima di debt capital markets, per poi spostarsi verso derivati e risk management solutions. Due anni fa, però, un nuovo cambiamento: "Ho colto l'occasione per passare al mondo buy-side, passando ad uno dei più grandi hedge fund che investe in rischi assicurativi", spiega. "Ci occupiamo di una tematica innovativa e in forte crescita, quella delle Insurance-Linked securities. Sono diventato partner e capo del business vita nel mese di gennaio". Londra, con la Brexit alle porte, attraversa un momento particolare, ma Luca Tres non vede cambiamenti imminenti: "Credo che qui rimarrà comunque buona parte dell'attività finanziaria, ma, nel caso mi arrivasse un'opportunità migliore dall'estero, non avrei problemi a spostarmi, soprattutto qualora fosse per tornare in Italia, con Milano che secondo alcuni potrebbe aspirare a diventare una delle nuove capitali europee della finanza, realisticamente insieme ad altre città come Francoforte e Parigi per esempio".

Ma se dovesse scegliere, dove si immagina Luca Tres fra qualche anno? "La Svizzera rappresenta un'ottima prospettiva per stile di vita, ambiente internazionale e lavoro. Ecco, se arrivasse un'offerta da lì... Certo è che il cuore però è sempre in Italia...".