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Leggere i numeri

, di Federico Farina
Autobiografie e saggi: così si scopre la matematica

Non è raro il caso di matematici che hanno scritto in prima persona la propria autobiografia. L'esempio forse più illustre è Bertrand Russell, che ha addirittura ottenuto il premio Nobel per la letteratura nel 1950. Fra le autobiografie più lette si possono citare Apologia di un matematico di Godfrey Hardy (Garzanti), Avventure di un matematico di Stanislav Ulam (Sellerio) o Ricordi di apprendistato di André Weil (Einaudi). "Io però suggerirei di cominciare dai libri di George Polya, Come risolvere i problemi di matematica e La scoperta matematica (Feltrinelli)", consiglia Michele Donato Cifarelli. "Soprattutto nel primo, il matematico ungherese fornisce soluzioni generali euristiche per risolvere problemi di ogni tipo, non solo quelli matematici. Un altro bel volume è Gli enigmi del caso – Vicissitudini di un matematico (Bollati Boringhieri) di Mark Kac". Nato in Polonia nel 1914, Kac emigrò negli Stati Uniti nel 1939, dove morì nel 1984. Nel prologo del volume l'autore racconta come nell'estate del 1930 venne colpito "da un attacco acuto di quella malattia che, a intervalli irregolari, affligge tutti i matematici, anzi tutti gli scienziati: l'ossessione per un problema. I sintomi, così noti alle mogli dei colpiti dal virus, sono facilmente riconoscibili: comportamento antisociale, insonnia, perdita di appetito...". Ai lettori più attenti e interessati Cifarelli consegna infine un'ultima indicazione bibliografica, quella di Jean Dieudonne, L'arte dei numeri, Matematica e matematici oggi (Mondadori).