I custodi del patrimonio culturale
Il generale Muggeo |
Nel 1985 il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale è stato al centro di una serie televisiva, Caccia al ladro d'autore, con Giuliano Gemma. Il generale Pasquale Muggeo, che lo comanda oggi, ha il phisique du rôle dell'attore e, nell'incontro di venerdì 10 giugno con gli studenti del Master in economia del turismo (Met) e dell'Acme, ha dimostrato di avere un repertorio di aneddoti degni di una sceneggiatura.
Per sostenere la tesi che un'attività come quella del suo Comando deve essere sostenuta da passione, competenza e tecnologia, ha raccontato del ritrovamento di una statuetta romana dovuto all'intuito di un maresciallo in vacanza a New York, che l'ha vista nella vetrina di un antiquario, se ne è interessato ottenendo solo risposte evasive dal proprietario del negozio, l'ha fotografata di nascosto e, una volta tornato in Italia, ha confrontato l'immagine con quelle contenute nella "Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti" (quasi mezzo milione, 20.000 delle quali consultabili anche dal pubblico al sito www.carabinieri.it), l'ha identificata e ha avviato il processo di recupero, che si è concluso felicemente.
"Il Comando del generale Muggeo", ha detto Giuseppe Loy Puddu, decano dei docenti del Met, "contribuisce alla costruzione dell'immagine culturale dell'Italia, che costituisce lo zoccolo duro della nostra offerta turistica". Le opere recuperate vengono ricollocate nel loro ambiente di origine, valorizzando musei e località che, se adeguatamente promossi, potranno prima o poi costituire dei percorsi turistici alternativi o complementari alle tradizionali città d'arte.
La rilevanza dell'attività del Comando per l'immagine italiana è testimoniata da uno sforzo di comunicazione delle sue attività notevole e originale: si va da un videogioco presente nel sito www.carabinieri.it a una serie di fumetti.
L'attività del Comando non si limita al recupero delle opere rubate in Italia. Sia in Kosovo sia in Iraq ha svolto attività di supporto alle operazioni di peace-keeping impedendo i saccheggi dei luoghi di culto e collaborando al recupero di opere trafugate (solo in Iraq 1.642 reperti, con operazioni che hanno portato all'arresto di 50 persone) e negli ultimi due anni ha curato l'addestramento specifico delle polizie di 27 paesi. Queste attività, insieme alle trattative per la restituzione, costituiscono una sorta di "diplomazia culturale", di cui il generale Muggeo è particolarmente orgoglioso.
Il Comando è costituito da circa 300 militi che in fase operativa godono, però, del supporto del resto dell'Arma. Accanto alle attività di repressione si segnalano anche quelle di prevenzione. L'esperienza più che quarantennale (il Comando è stato costituito nel 1969) ha condotto all'individuazione delle informazioni e delle descrizioni utili al recupero delle opere rubate, che vengono raccolte in uno schema di "Documento dell'opera d'arte", che i Carabinieri suggeriscono di compilare a chiunque sia in possesso di un'opera d'arte.