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Andrea Scampoli, a nuoto attraverso il Bosforo

, di Andrea Celauro
Laureato Bocconi, ha partecipato alla 25sima Bosphorous cross continental, una gara di 6,5 km nello stretto che divide Asia ed Europa

Nel centro del Bosforo, tra Kanlica e Kurucesme, c'è una corrente fredda che scorre più rapidamente. "È lì che bisogna nuotare se non ci si vuole ritrovare praticamente fermi". Andrea Scampoli, 48 anni, laureato in Bocconi in economia aziendale nel 1989, quella corrente l'ha intercettata seguendo le indicazioni degli organizzatori della 25sima edizione della Bosphorous cross continental, una delle più famose e impegnative gare di nuoto sulla lunga distanza del mondo. Sei chilometri e mezzo di pura fatica, cercando di restare al centro dell'enorme canale che separa Asia ed Europa, nel tratto che da Kanlica scende verso Istanbul.

Andrea Scampoli

Andrea Scampoli si occupa di finanza e controllo per l'azienda farmaceutica Zambon e nel suo curriculum figurano diversi nomi di imprese internazionali (Dhl, PepsiCo, General Electric). In Turchia è arrivato dopo un anno di preparazione, insieme al suo team Nuoto Master del Collegio San Carlo di Milano. "Alla Bosphorous cross continental, che è considerata una delle gare più importanti e ha una grande risonanza internazionale, sono ammessi non più di 150 atleti per nazione. Quest'anno hanno partecipato oltre 1.600 nuotatori da oltre 40 paesi diversi". Se già essere selezionati è dunque un'impresa, giungere al traguardo al 476esimo posto, su oltre 1.600 partenti, è una soddisfazione particolare. "È stata la gara più emozionante della mia vita", racconta Andrea. "Per il numero di partecipanti, che arrivano da ogni parte del mondo, e per la tensione che comporta partecipare a un simile evento. Perché, anche se ti tuffi in acqua insieme ad altre 1.600 persone, la sensazione è comunque quella di essere solo. Solo tu con le tue forze e la tua fatica. Nel Bosforo, poi, ci si disperde facilmente e non si riesce a nuotare insieme". La difficoltà è seguire quella famosa corrente fredda che arriva dal Mar Nero, che scorre proprio al centro: "Se si finisce sul lato, come mi è successo in un'occasione, ci si ritrova e nuotare in una delle controcorrenti calde perdendo tempo ed energie". A complicare il tutto, c'era il fatto che, pur con l'acqua a 21 gradi, era vietata la muta. "Poco male, ci siamo cosparsi di grasso da testa a piedi", spiega Scampoli. Alla fine, Andrea ha chiuso i 6,5 km in 55' e 04", a poco più di 15 minuti dal primo classificato.

Anno di allenamento a parte, Andrea Scampoli aveva comunque nelle braccia altre imprese di questo genere, anche se non dello stesso livello. "Nel 2010 ho attraversato lo Stretto di Sicilia e ho partecipato ad altre competizioni sui 2-2,5 km". Un grave incidente in bici, poi, lo ha tenuto lontano dall'acqua per due anni fino al 2012, quando ha cominciato la preparazione per il Bosforo. "Adesso l'obiettivo è di tornare lì per la 26esima edizione e magari di migliorare il risultato".