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Alessandro Marelli vince la competition indetta da Gsma

, di Davide Ripamonti
L'associazione mondiale delle società di tlc ha premiato lo studente della Bocconi per un elaborato sul tema della Near Field Communication

La sperimentazione è partita e, se gli esiti saranno incoraggianti, nel breve volgere di qualche anno potremo lasciare a casa il portafogli, con il suo carico di banconote, monete, carte, tessere e documenti di vario tipo e portare con noi solo il telefonino. Si tratta della tecnologia Nfc (Near field communication) che consente, tramite appunto lo smartphone, di effettuare pagamenti, acquistare biglietti, gestire transazioni bancarie e molteplici altre operazioni, che Vodafone e Telecom Italia stanno provando a lanciare a Milano e poi nel resto d'Italia, sulla quale la Gsma (l'associazione mondiale delle società di telecomunicazioni) ha lanciato una competition in alcuni atenei italiani.

A vincere è stato uno studente della Bocconi, Alessandro Marelli, 23enne di Cantù, iscritto a Economics and management of innovation and technology . "Si trattava di scrivere un breve elaborato sul tema dell'Nfc", spiega Alessandro, "in particolare ci veniva chiesto di immaginare come sarà il futuro con l'Nfc come tecnologia di massa". A presentare la competition in Bocconi, agli studenti del corso di Digital marketing, è stato Francesco Iarlori, project manager Nfc professional digital services di Gsma, un evento denominato Gsma University Nfc Challenge che si inquadra nelle iniziative legate all'Nfc & Mobile Money Summit che si è svolto a Milano. "Il punto di forza del mio elaborato", dice Alessandro, "è che, al contrario di quanto si fa abitualmente, non mi sono focalizzato sull'utilizzo dell'Nfc come moneta, ma sulle sue caratteristiche di sicurezza nella gestione e nell'utilizzo di dati sensibili. Questa tecnologia infatti è molto sicura ed elimina quasi totalmente la possibilità di furti o utilizzi impropri".

Alessandro, che è stato premiato dal direttore generale di Gsma, Anne Bouverot, crede molto nella diffusione nell'Nfc, che è già molto affermata nei paesi ad alto sviluppo tecnologico dell'Asia, anche in Europa e in Italia in particolare, ma non nasconde che al momento esistano alcune difficoltà: "A Milano i pagamenti tramite telefonino sono già possibili in alcuni grandi negozi del centro, ma al momento solo l'1% dei cellulari in Italia possiede questa tecnologia. Esistono problemi di conflitto tra operatori telefonici, banche, sviluppatori di app, ma anche questioni sulle commissioni da applicare e sull'utilità per i commercianti nell'accettare questo sistema. L'obiettivo è diffondere l'Nfc entro l'Expo del 2015".