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Nella Pampa a cavallo di Nokia

, di Andrea Celauro
Sviluppare il mercato del gruppo finlandese in America latina: è il lavoro che Alessandro Lamanna svolge dalla sede di Miami. Ma la sua passione, da sempre, è l'equitazione

Se lo chiami a Miami, dove fa base tra un viaggio in Sud America e l'altro, ti risponde con l'affabilità di un ragazzo qualsiasi, come se non fosse il vice presidente per l'America Latina del settore multimedia di Nokia. Invece è proprio lui, Alessandro Lamanna, che i piani alti della multinazionale finlandese hanno scelto per guidare lo sviluppo della telefonia di ultima generazione nell'altra metà del continente americano.

E il nuovo mercato che si è trovato davanti Lamanna, Mba alla Sda Bocconi, non è di certo facile: "La sfida è duplice. Dal punto di vista interno, si tratta di mettere in piedi un team di persone partendo da zero per promuovere lo sviluppo dei prodotti multimediali di fascia alta, quelli a valore aggiunto. Sul versante esterno, invece, si tratta di avere a che fare con un mercato che sembra il nostro di quattro anni fa, quando si utilizzavano ancora telefonini in bianco e nero, o al massimo a colori, e non si sapeva cosa fosse una videocamera integrata. In questi paesi, dire che il telefono è una commodity, che lo avranno tutti, è ancora percepita come una stranezza".

La sfida del Sud America è però molto stimolante per il trentottenne romano, che non si è tirato indietro quando il vertice gli ha proposto il nuovo incarico. D'altronde, come dice lui stesso, "nella vita ogni tanto bisogna reiventarsi e fare qualcosa di nuovo".

Ed è questo il principio che lo ha guidato lungo una carriera fulminea. Laurea in Economia aziendale nel 1995, quando consegna la tesi ha già alle spalle un paio di anni di esperienza lavorativa: "Ero assistente per i nuovi progetti dell'amministratore delegato della Fattoria Latte Sano, in particolare per la ristrutturazione della centrale di Rieti e per il controllo qualità, gli investimenti e il lancio dei prodotti salute".

Dopo l'mba, è la volta della Peroni, dove si fa le ossa come brand manager in una realtà multinazionale e dinamica: "Ci occupavamo dello start up in Italia della birra Bud, di fatto eravamo un'azienda (americana) nell'azienda (italiana)". Poi, però, la voglia di passare ad una realtà "più strutturata" lo porta alla Johnson&Johnson, dove si occupa prima del brand management della Roc e poi del category management delle linee baby. Un breve rientro in Peroni, "per consolidare la presenza internazionale in Inghilterra, Francia, Usa e Giappone" e poi, nel 2000, l'arrivo a Nokia Italia come responsabile delle vendite per l'allora operatore Blu. Da qui è un crescendo senza interruzioni: "Nokia è un'azienda molto dinamica e lo era soprattutto in quel periodo. E avendo io un background di marketing, nel giro di un anno mi è stata proposta la direzione di quel settore, inclusa la comunicazione. Dopo due anni, e fino al giugno del 2006, sono poi diventato amministratore delegato per l'Italia".

Tappa dopo tappa, Alessandro Lamanna è arrivato alla sua attuale posizione di vice president. Eppure c'è un'attività che non ha mai voluto abbandonare: "La mia passione è l'equitazione, che non ho mai smesso di praticare fin dai tempi della scuola". Come dire: a cavallo di un baio o in sella di una grande multinazionale, si tratta pur sempre di superare gli ostacoli.