L'eta' dell'apprendimento
Le ricerche sul ruolo dell'età nei processi di apprendimento indicano che in generale gli studenti di età più elevata tendono a ottenere risultati migliori dei loro compagni più giovani, e giustificano questo risultato argomentando che gli studenti più grandi sono più sviluppati dal punto di vista cognitivo. Differenze di età anche contenute, come quelle in una stessa classe scolastica, rappresentano un divario consistente quando si è molto giovani. Per esempio, 11 mesi di differenza rappresentano oltre il 15% dell'età assoluta a 6 anni. Si spiega così anche il fatto che tali effetti si diluiscano nel corso della crescita e che scompaiano nella prima adolescenza.
In questi studi, tuttavia, nessuno ha ancora analizzato gli effetti dell'età nel contesto dell'istruzione universitaria. È l'obiettivo di un nostro recente lavoro sugli studenti dell'Università Bocconi (Billari e Pellizzari, 2011, The younger, the better? Age related differences in academic performance at university. Journal of Population Economics, di prossima pubblicazione). Nel nostro lavoro troviamo al contrario che sono gli studenti più giovani all'interno di ogni coorte ad avere i risultati accademici migliori, soprattutto nelle materie scientifiche. Si tratta di effetti relativamente piccoli, nell'ordine di circa mezzo punto percentuale per ogni 11 mesi di differenza, ma statisticamente significativi. Questo risultato non è dovuto a un effetto di selezione, ovvero al fatto che solo i giovani più bravi facciano domanda e vengano ammessi in Bocconi, e nemmeno al fatto che i più giovani siano quelli che hanno anticipato l'ingresso a scuola. Per esempio, notiamo che la distribuzione per mese di nascita dei nostri studenti non è significativamente diversa da quella della popolazione nel suo complesso o degli studenti universitari. Perché allora questi effetti dell'età si invertono per gli studenti universitari? Certamente, l'effetto di crescita cognitiva che favoriva gli studenti più anziani alla scuola materna e primaria qui scompare, ma è difficile pensare che tale effetto cambi segno (anche se prima o poi al crescere dell'età tale inversione si verificherà). A riprova, i nostri risultati rimangono invariati anche confrontando studenti che hanno ottenuto punteggi simili al test d'ingresso, che è un test di abilità cognitiva.Ipotizziamo quindi un meccanismo alternativo. Studi psicologici mostrano che essere fisicamente piccolo rispetto a un proprio gruppo di riferimento in età molto giovane porta a sviluppare meno rapidamente tratti quali la leadership o l'autostima. Si può allora ipotizzare che i più giovani abbiano un set di abilità d'interazione sociale meno sviluppate e che quindi, nel decidere come allocare il proprio tempo tra attività di intrattenimento sociale e attività di studio, diano peso maggiore alle seconde. Dedicandosi di più allo studio, ottengono risultati migliori. A sostegno di questa ipotesi, analizziamo un'indagine sui comportamenti sociali e sessuali di un campione di studenti universitari italiani e troviamo che i più giovani in ogni coorte di nascita vanno meno in discoteca, fanno meno sport e hanno meno rapporti sessuali (International Survey of Affectivity and Sex, Max Planck Institute e Università di Padova). Coerentemente, anche nei dati PISA gli studenti più giovani dedicano più tempo allo studio a in casa rispetto ai loro compagni più anziani (Programme for International Student Assesment, Ocse). Nell'ottica di ridurre le differenze nei risultati accademici non direttamente dovute a differenze in abilità o impegno (ciò che forse definiremmo meritocrazia), si può pensare allora di modificare i criteri di formazione delle classi materne ed elementari per non avere nella stessa classe studenti con differenze di età superiori ai 6 mesi invece di 11. Una soluzione che si potrebbe realizzare a costo zero in tutte le scuole con almeno due classi per grado. Così gli effetti indotti da differenze nello sviluppo delle abilità sociali e cognitive sarebbero ridimensionati a favore dell'uguaglianza delle opportunità.