Care to Action
Connecting Solutions for Beating Cancer
Care to Action nasce da un dato semplice e innegabile: prima o poi, ognuno di noi incontra il cancro. Non è solo un fatto medico, ma un’esperienza umana che coinvolge pazienti, familiari, professionisti, istituzioni e società civile.
Il progetto – sviluppato dai ricercatori dell'Università Bocconi – mette la persona al centro e riconosce che la lotta al cancro è un percorso collettivo, che attraversa tre fasi diverse: prevenzione, diagnosi e trattamento, follow up e riabilitazione. Un percorso che richiede politiche efficaci, innovazione, modelli economici capaci di rendere cure e prevenzione accessibili, ma anche ascolto e capacità di comprendere cosa significhi davvero vivere l’esperienza oncologica.
Care to Action – Connecting Solutions for Beating Cancer è un invito a conoscere e a partecipare. Non solo per approfondire le evidenze scientifiche su un tema complesso, ma per capire che ciascuno può avere un ruolo attivo in una sfida che riguarda tutti. È un modo per orientarsi, per dare un senso ai propri passi e per contribuire, come cittadini, a un’alleanza più consapevole ed efficace contro la malattia.
Il team
Full Professor in Computational Biology, Computing Sciences Department presso Università Bocconi, e Principal Investigator presso IFOM - the AIRC Institute of Molecular Oncology
Associate Professor of Practice in Economia Sanitaria e HTA presso SDA Bocconi School of Management
Associate Professor of Practice di Health Policy presso SDA Bocconi School of Management
Assistant Professor, Computing Sciences Department presso Università Bocconi
Prevenzione
Mi informo e approfondisco ciò che apprendo.
Imparo ad ascoltare il mio corpo e a riconoscere possibili segnali di allarme.
Prenoto controlli regolari.
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Diagnosi & Trattamento
Ho un ruolo attivo nella scelta del trattamento da seguire.
Seguo la terapia concordata con il team medico.
Monitoro gli effetti collaterali e li comunico alle figure di supporto.
Follow-up & Riabilitazione
Valuto consapevolmente le possibilità e concordo la procedura migliore con il team di supporto.
Seguo il percorso riabilitativo e mi sottopongo regolarmente a visite di controllo e follow-up.
Imparo a gestire eventuali condizioni croniche nel modo più efficace.
Approfondisci
Prevenzione
Educazione alla salute e consapevolezza
Nel mondo ci sono 1,3 miliardi di fumatori: il tabacco causa 8 milioni di morti ogni anno.
Con «Health Literacy», o alfabetizzazione sanitaria, si intende la capacità di trovare, comprendere e usare le informazioni sulla salute in modo consapevole. Significa saper leggere un’etichetta, interpretare una diagnosi, ma anche scegliere stili di vita più sani.
Il progetto del CERGAS e di Fondazione Veronesi
Nel caso del fumo, uno dei principali fattori di rischio per cancro e altre gravi malattie, il progetto condotto da CERGAS Bocconi con Fondazione Veronesi dimostra che le politiche fiscali — come l’aumento dei prezzi dei tabacchi— possono davvero salvare vite e ridurre i costi per la società.
Perché più siamo informati, più possiamo prenderci cura di noi.
Rilevazione possibili sintomi
L’early cancer care è l’insieme delle azioni che permette di riconoscere un tumore il prima possibile e iniziare subito il percorso di cura.
È una corsa contro il tempo, in cui ogni fase — dal primo sospetto alla diagnosi fino all’inizio del trattamento — deve funzionare senza intoppi.
Il progetto Lavender Policy Environment for Early Cancer Care
Il progetto Lavender Policy Environment for Early Cancer Care, condotto da CERGAS – SDA Bocconi, ha messo in
luce due condizioni indispensabili per rendere efficace questo processo:
- un percorso costruito insieme a tutti gli attori coinvolti — medici, istituzioni, pazienti, associazioni;
-
una progettazione attenta che assicuri continuità, senza ritardi o interruzioni. Perché iniziare presto vuol dire dare più possibilità, più tempo, più vita.
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Screening
Il futuro della ricerca è nella capacità di leggere e unire i dati.
Il cancro è una malattia complessa e il suo decorso dipende da molti fattori: biologici, clinici, demografici e ambientali.
Oggi, però, la ricerca produce dati di grande qualità che, se usati bene, possono aiutare a capire meglio questa malattia.
Le ricerche di Francesca Buffa
Le ricerche di Francesca Buffa, professoressa di Computer Sciences e Computational Biology alla Bocconi in collaborazione con i laboratori IFOM, mostrano come l’IA permetta di trasformare grandi quantità di dati in conoscenza utile per la diagnosi precoce, le cure personalizzate e lo sviluppo di nuovi farmaci.
L’obiettivo? Capire come le cellule tumorali cambiano e
interagiscono con il loro ambiente, così da migliorare le
risposte cliniche e trovare nuovi trattamenti per i tumori oggi più difficili da curare. Perché dare risposte migliori ai pazienti significa guardare oltre la malattia.
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Grazie all’intelligenza artificiale, le immagini mediche possono diventare più nitide e facili da interpretare.
È un po’ come passare da una foto sfocata a una in alta definizione. Per i medici significa diagnosi più rapide e accurate, per i pazienti cure più mirate e tempestive.
Il progetto USE-Net
Il progetto USE-Net ha migliorato il modello AI "U-Net", progettato per la segmentazione delle immagini, aggiungendo un sistema che aiuta il modello a “dare più peso” ai dettagli importanti. Applicato a risonanze magnetiche della prostata, ha permesso di distinguere meglio le diverse zone dell’organo, generalizzando bene anche su dataset multi-istituzionali, e offrendo così un supporto prezioso per diagnosi e decisioni terapeutiche. Perché immagini più nitide e dettagliate significano cure più mirate e sicure per ogni paziente.
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Early Cancer Care
IA e immagini biomediche
Diagnosi & Trattamento
Diagnosi e pianificazione del trattamento
L’AI può essere uno strumento fondamentale per prevedere come diverse variabili interagiscono tra loro all’interno di sistemi
complessi.
Un esempio è proprio come diversi farmaci, in combinazione tra loro, interagiscono con il cancro e con l’organismo del paziente.
Il laboratorio di AI e Biologia dei Sistemi dell’Istituto Fondazione
AIRC di Oncologia Molecolare
Il laboratorio di AI e Biologia dei Sistemi dell’Istituto Fondazione
AIRC di Oncologia Molecolare ha sviluppato un modello per studiare
l’origine del cancro, il comportamento delle cellule tumorali e la
risposta ai farmaci, anche in combinazione.
Grazie a questi modelli avanzati, i ricercatori possono simulare l’evoluzione della malattia e testare strategie terapeutiche più mirate al momento della diagnosi.
L’obiettivo è semplice e concreto: offrire a ogni paziente cure più personalizzate, efficaci e tempestive.
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Il cancro al seno è oggi il tumore più comune al mondo, superando quello ai polmoni.
Per molte donne con una diagnosi di tumore al seno, non esiste una sola strada da seguire. Le opzioni di trattamento possono essere diverse, e scegliere quella più idonea richiede comprensione e ascolto.
Il progetto SHAREVIEW
Il progetto SHAREVIEW ha studiato come si prendono oggi queste decisioni condivise tra medico e paziente e ha creato uno strumento digitale che aiuta le pazienti a orientarsi meglio tra le tra le opzioni di trattamento disponibili, a comprenderne le caratteristiche, e a partecipare attivamente al percorso terapeutico.
Perché scegliere insieme, con consapevolezza, è il primo passo verso una cura centrata sul paziente.
Scopri il progetto di ricerca
Un progetto realizzato con CERGAS SDA Bocconi ha aiutato la Regione a migliorare l’organizzazione dei servizi.
In un periodo segnato da nuove sfide economiche, ma anche da grandi opportunità grazie al PNRR, rinnovare il sistema sanitario è fondamentale.
Il progetto “La Rete oncologica piemontese
Il progetto “La Rete oncologica piemontese: il
percorso implementativo di una rete clinica matura in Italia” ha supportato la Regione Piemonte nel rendere il sistema più vicino alle persone. Come?
Rafforzando le reti cliniche, che permettono ai pazienti di ricevere le cure giuste, nel posto giusto, al momento giusto.
Perché un sistema che funziona bene è quello che arriva prima, dove serve davvero.
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Trattamento
Esiste oggi un catalogo online che raccoglie i principali meccanismi di prezzo e pagamento per le nuove tecnologie in ambito sanitario.
Perché una cura innovativa arrivi davvero a chi ne ha bisogno, non basta scoprirla: serve anche un sistema che ne garantisca l’accessibilità e la sostenibilità.
Il progetto HI–PRIX
Il progetto HI–PRIX ha mappato gli schemi di prezzo e pagamento delle tecnologie sanitarie, analizzando le dinamiche di accesso nel tempo e tra giurisdizioni, gli effetti delle politiche pubbliche e il loro impatto su equità e innovazione.
Il risultato è un catalogo consultabile online, pensato per aiutare decisori e istituzioni a trovare soluzioni più giuste ed efficaci.
Perché innovare davvero significa rendere la cura possibile per tutti.
Scopri il progetto di ricerca
Cosa significa “oncologia di precisione”?
L’oncologia di precisione è una delle frontiere più promettenti nella lotta contro il cancro. È un approccio che, grazie all’analisi genetica e
molecolare del tumore, permette di scegliere terapie mirate, più efficaci e con meno effetti collaterali. Un trattamento costruito sulla persona, non solo sulla malattia. Le possibilità sono enormi, ma metterle davvero in pratica richiede organizzazione, dialogo e visione comune.
Il progetto Oncologia di Precisione, promosso dall’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale
Il progetto Oncologia di Precisione, promosso dall’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale insieme a SDA Bocconi e al Collegio dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri, ha testato un modello di collaborazione tra medici, istituzioni e società scientifiche per portare l’innovazione nei reparti, ogni giorno.
Perché innovare, in sanità, vuol dire far arrivare le migliori cure a chi ne ha bisogno, davvero.
Scopri il progetto di ricerca
Molti tumori, dopo una prima risposta ai farmaci, imparano ad adattarsi e a difendersi, riducendo l’efficacia dei trattamenti.
Oggi, grazie a modelli computazionali complessi, i ricercatori possono simulare come le cellule tumorali si evolveranno, come interagiranno con il loro microambiente e, soprattutto, come reagiranno a diverse terapie o combinazioni di farmaci.
Il progetto MicroC
Il progetto MicroC affronta questo problema con un approccio innovativo: creare un ambiente virtuale controllato, grazie all’intelligenza artificiale, in cui studiare il comportamento delle cellule.
L’obiettivo è ambizioso ma concreto: anticipare la resistenza prima che si manifesti nel paziente, individuare i bersagli molecolari più promettenti e selezionare i trattamenti più efficaci.
Scopri il progetto di ricerca
Qualità della vita
Quando si ascoltano davvero i pazienti e i loro bisogni, si può curare meglio.
Non solo con farmaci più efficaci, ma anche con percorsi più umani e vicini ai bisogni reali delle persone.
C’è un manifesto che promuove la partecipazione dei pazienti nelle decisioni su ricerca, regolamentazione e politiche sanitarie.
Il progetto PRO4ALL
Il progetto PRO4ALL ha sviluppato un manifesto in 6 punti per valorizzare gli esiti riferiti direttamente dai pazienti – dati che raccontano la loro esperienza al di là dei numeri clinici.
Il manifesto chiede, tra le altre cose: più presenza delle associazioni nei processi decisionali, l’aggiornamento delle linee guida, l’uso diffuso di strumenti condivisi e validati per misurare ciò che conta davvero per chi affronta una malattia.
Perché mettere al centro le persone non è uno slogan: è il primo passo per costruire una sanità più equa, efficace e partecipata.
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Oncologia di precisione
Come anticipare la resistenza alle terapie
Follow-up & Riabilitazione
Interventi estetici e ricostruttivi
Il 90% delle donne con tumore al seno affronta un’operazione chirurgica.
Anche se l’intervento è analogo, il risultato estetico può cambiare molto da persona a persona — e questo ha un impatto profondo sul benessere emotivo e psicologico.
Il progetto CINDERELLA
Il progetto CINDERELLA usa l’intelligenza artificiale per offrire a ogni paziente una simulazione realistica di come apparirà dopo l’intervento. Un aiuto concreto per scegliere in modo più consapevole, sentirsi più preparate e soprattutto, più serene.
Perché la cura passa anche da come ci vediamo allo specchio.
Scopri il progetto di ricerca
Follow-up e monitoraggio
In quasi la metà dei casi operati, il rischio di recidiva entro due anni è reale.
Ma oggi c’è una strada promettente per prevenirlo meglio.
Il progetto SAGITTARIUS
Il progetto SAGITTARIUS sta testando un approccio innovativo nella fase post-operatoria del cancro al colon: l’uso della biopsia liquida, un semplice esame del sangue in grado di rilevare segni precoci di malattia residua o di ritorno del tumore.
L’obiettivo è chiaro: offrire il trattamento giusto, al momento giusto. Evitare terapie non necessarie, ridurre gli effetti collaterali e migliorare concretamente l’efficacia della cura nel tempo.
Perché anche dopo l’intervento, prendersi cura vuol dire proteggere il futuro dei pazienti
Scopri il progetto di ricerca
Grazie alla tecnologia, anche il cancro può essere affrontato come altre malattie croniche, con strumenti che aiutano i pazienti a prendersi cura di sé ogni giorno.
LuCApp è un’app pensata per chi convive con il tumore al polmone.
Permette di monitorare i sintomi in tempo reale, migliorare la comunicazione con il team medico e ricevere supporto personalizzato, ovunque ci si trovi.
Sviluppata insieme a pazienti e oncologi, LuCApp è stata testata sul campo e valutata attraverso uno studio clinico. L’obiettivo? Migliorare la qualità della vita e rendere le cure più vicine, più tempestive, più umane.
Perché la tecnologia può fare la differenza, quando nasce dall’ascolto e mette al centro le persone.
Scopri il progetto di ricerca
Il glioblastoma è il tumore cerebrale più aggressivo negli adulti.
Negli ultimi anni sono stati proposti diversi trattamenti
sperimentali, ma la radio-chemioterapia è ancora la cura principale.
Uno dei problemi principali per sviluppare nuove terapie
è la mancanza di biomarcatori, cioè segnali biologici che aiutino a capire come funzionano i farmaci.
Un progetto del Dipartimento di Computing Sciences che studia i biomarcatori
Il Dipartimento di Computing Sciences dell’Università Bocconi è coinvolto in un progetto che studia i biomarcatori nel sangue dei pazienti con glioblastoma.
Lo studio aiuterà a capire meglio i meccanismi che rendono le cellule tumorali resistenti alle terapie. Per la prima volta sarà quindi possibile progettare terapie personalizzate per ogni paziente. Perché dare speranza a chi affronta un tumore ancora senza cure è l’obiettivo della ricerca.
Scopri la ricerca
Cure palliative
Per offrire una cura davvero efficace agli anziani con cancro e altre patologie croniche, serve un nuovo modello: più semplice, più integrato, più digitale.
Curare una sola malattia alla volta non basta più. Gli anziani con più condizioni croniche hanno bisogno di percorsi di cura integrati, che tengano conto della complessità della loro salute e della loro vita.
Il progetto GERONTE
Il progetto GERONTE propone una valutazione geriatrica e oncologica a 360°, supportata da tecnologie digitali e da un team multidisciplinare che accompagna il paziente in ogni fase.
L’obiettivo? Ottimizzare i percorsi di cura per i pazienti ed efficientare l’utilizzo di risorse per il sistema sanitario.
Perché curare bene vuol dire guardare alla persona, non solo alla malattia.
Scopri il progetto di ricerca
IA mostra il risultato della chirurgia al seno prima dell’intervento
Un nuovo approccio per chi convive con più patologie