Edificio di via Roentgen

Il nuovo edificio dell'Università Bocconi, situato tra viale Bligny e via Roentgen, nasce dal progetto degli irlandesi Grafton Architects, e in particolare dalle menti di Shelley McNamara e Yvonne Farrell.



La costruzione ospita tutta la Faculty dell'Università Bocconi, suddivisa negli 8 Dipartimenti e nei 9 Centri di Ricerca. Inoltre è sede di convegni, sale riunioni e soprattutto della nuova Aula Magna, spazio pubblico che sottolinea simbolicamente il legame tra la Bocconi e la sua città.

La grande e suggestiva vetrata che collega visivamente il foyer principale con la strada è una finestra su Milano.

Geometrie d'impatto, spazi sospesi, illuminazione naturale, materiali recuperati dalla tradizione locale e adattati allo stile contemporaneo.

La Struttura
Dal punto di vista architettonico, il progetto ruota intorno a due idee di base: volumi flottanti e diffusione della luce naturale.
Le solette dei sei piani dell'edificio Grafton non poggiano su pilastri ma sono appese, attraverso tiranti in acciaio, a grosse travi: un principio strutturale simile a quello dei ponti.

L'effetto è un susseguirsi di ambienti aperti, scale ed elementi in cemento armato che sembrano sospesi nellaria. L'impatto visivo è ulteriormente alleggerito dall'ampia e generosa presenza di vetrate e aperture, che convogliano la luce naturale fin nel sottosuolo.

Il Contesto
Il vasto marciapiede antistante si allunga ad accompagnare il visitatore dalla città verso il cuore dell'edificio, in una ideale sovrapposizione tra la vita universitaria e quella urbana, che è rimarcata attraverso il colore grigio dei rivestimenti.

L'Esterno
L'edificio Grafton è ricoperto di ceppo, una pietra caratteristica dell'architettura milanese: un conglomerato più resistente del cemento ma della stessa tonalità, già molto diffuso a Milano sulle facciate di vari edifici di pregio.

Scarica la brochure sull'edificio di via Roentgen (PDF, 906 KB)