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IL SISTEMA UNIVERSITARIO PREVISTO DALLA RIFORMA

La riforma dei corsi di studio universitari rappresenta l'aspetto più rilevante del processo di innovazione che ha coinvolto l'intero sistema universitario italiano negli ultimi anni.
Consapevole del ruolo delle università come strumento di crescita sociale e umana, per lo sviluppo della dimensione culturale europea, la riforma fa propri gli obiettivi indicati nella dichiarazione congiunta su L'armonizzazione dell'architettura dei sistemi di istruzione superiore in Europa, nota come Dichiarazione della Sorbona, sottoscritta nel maggio '98 da Francia, Germania, Inghilterra e Italia, alla quale ha fatto seguito, nel giugno '99, la Dichiarazione congiunta dei Ministri Europei dell'Istruzione Superiore intervenuti al Convegno di Bologna, in cui è stato assunto dai Ministri dell'università europei l'impegno di adottare, entro il 2010, sistemi di istruzione reciprocamente compatibili, fondati su due cicli principali, ciascuno organizzato secondo il sistema dei crediti formativi, al fine di promuovere la mobilità, la cooperazione nella valutazione della qualità e la necessaria dimensione europea dell'istruzione superiore.

La riforma è volta a:
- attuare un sistema di studi articolato su più cicli;
- introdurre il sistema dei crediti didattici;
- far corrispondere la durata reale dei corsi alla loro durata effettiva;
- ridurre gli abbandoni;
- realizzare effettive e sistematiche opportunità di formazione permanente e ricorrente;
- internazionalizzare i corsi di studio armonizzandoli nel contesto europeo;
- offrire agli studenti una maggiore responsabilizzazione e autonomia.

L'iter normativo per la realizzazione della riforma universitaria, avviato nel 1997, è ormai completato; attualmente un apposito gruppo di lavoro nominato dal Ministro Moratti sta lavorando per proporre alcuni adeguamenti e miglioramenti applicativi. I riferimenti normativi sono i seguenti tre Decreti Ministeriali:

  • D.M. 3 novembre 1999 n° 509: Regolamento recante norme concernenti l'autonomia didattica degli Atenei, comunemente denominato "Decreto quadro sull'autonomia didattica";
  • DM 4 agosto 2000: Determinazione delle classi delle lauree universitarie;
  • DM 28 novembre 2000: Determinazione delle classi delle lauree universitarie specialistiche.

Questi, in sintesi, i contenuti fondamentali del Decreto Ministeriale Quadro sull'autonomia didattica:

1) Istituzione di nuovi percorsi formativi differenziati per livelli, ed in particolare:
- corsi di laurea (triennali);
- corsi di laurea specialistica (biennali), successivi alla laurea;
- diplomi di specializzazione (solo in applicazione di specifiche norme di legge - es. medicina, giurisprudenza - o di Direttive dell'Unione Europea);
- dottorati di ricerca (minimo 3 anni successivi alla laurea specialistica);
- master universitari di primo e/o di secondo livello (un anno dopo la laurea o dopo la laurea specialistica);

2) Indicazione degli obiettivi formativi specifici per ciascun corso di studio, e precisamente:
- per la laurea :
assicurare allo studente un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali e l'acquisizione di specifiche conoscenze professionali;
- per la laurea specialistica:
fornire una formazione di livello avanzato per l'esercizio di attività di elevata qualificazione in ambiti specifici;
- per i corsi di specializzazione:
fornire conoscenze ed abilità per funzioni richieste nellesercizio di particolari attività professionali;
- per il dottorato di ricerca:
formare alla ricerca di alta qualificazione;
- per il master universitario:
garantire perfezionamento scientifico e alta formazione permanente e ricorrente.

3) Misura del carico di lavoro dello studente attraverso il sistema dei crediti formativi universitari.
Il credito è la misura del volume di lavoro di apprendimento richiesto a uno studente in possesso di adeguata preparazione iniziale per l'acquisizione di conoscenze e abilità nelle attività formative previste dagli ordinamenti didattici dei corsi di studio.
Un credito corrisponde a 25 ore di lavoro complessivo per lo studente; tale lavoro comprende sia le attività di didattica d'aula (lezioni, esercitazioni, seminari) sia lo studio individuale, sia altre attività formative quali ad esempio lo stage.

Conformemente a quanto previsto dal sistema ECTS (European Credit Transfer System), la quantità media di lavoro di apprendimento svolto in un anno da uno studente a tempo pieno è convenzionalmente fissata in 60 crediti.
I crediti sono acquisiti con il superamento dell'esame o di altra forma di verifica del profitto e non sostituiscono il voto.
Il riconoscimento totale o parziale dei crediti acquisiti da uno studente per la prosecuzione degli studi in un altro corso della stessa università o in un'altra università spetta al corso di laurea o all'università di accoglienza.

I crediti da acquisire per conseguire il titolo di studio sono:
- per la laurea:180;
- per la laurea specialistica:300, compresi quelli riconosciuti validi per il corso di laurea triennale;
- per i master universitari: 60 oltre a quelli conseguiti per la laurea o la laurea specialistica.

4) Previsione di requisiti minimi per l'accesso alle università.
Per quanto riguarda la preparazione richiesta all'ingresso in università, i regola-menti didattici delle singole università stabiliscono le conoscenze richieste per accedere ai corsi di laurea e determinano le modalità di verifica (eventualmente a conclusione di attività formative propedeutiche svolte in collaborazione con le scuole superiori). Se la verifica non ha esito positivo, sono indicati specifici obblighi formativi aggiuntivi da soddisfare nel primo anno di corso.

Il Decreto Ministeriale per la Determinazione delle classi delle lauree universitarie (4 agosto 2000) prevede 42 classi di corso di laurea mentre il Decreto Ministeriale per la determinazione delle classi universitarie delle lauree specialistiche (28 novembre 2000) ne prevede 104.

L'università Bocconi ha attivato nell'a.a. 2001 - 2002 i propri corsi di laurea triennali nell'ambito di tre classi e precisamente:

  • Classe 17: Scienze dell'economia e della gestione aziendale
  • Classe 28: Scienze economiche
  • Classe 31: Scienze giuridiche

Tutti i corsi di laurea che appartengono alla medesima classe, comunque denominati, condividono i medesimi obiettivi formativi qualificanti ed hanno il medesimo valore legale.
All'interno della stessa classe di appartenenza, i corsi di laurea si differenziano per obiettivi formativi specifici e conseguentemente presentano piani di studio differenti, pur nel rispetto dei crediti minimi vincolati specificati nella tabella ministeriale della classe di appartenenza relativa.

Ultimo aggiornamento 20/06/2012 - 11:06:37