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Organizzazione dell’attività di ricerca

Il sistema organizzativo dell’Ateneo prevede due diversi tipi di strutture con responsabilità nell’ambito della ricerca:

  • i Dipartimenti, a cui competono il coordinamento e lo sviluppo delle risorse umane e delle relative competenze per la ricerca nonché l’orientamento dell’attività scientifica relativa a specifiche aree disciplinari (art. 43 del Regolamento Generale di Ateneo);
  • i Centri di Ricerca ai quali spetta “la promozione e lo svolgimento di attività di ricerca, sia su commessa, sia di base (pura o applicata), relativa ad uno specifico ambito disciplinare, sul quale convergono competenze presenti in uno o più Dipartimenti, potenziando l’efficacia dell’attività di ricerca dei Dipartimenti stessi” (art. 56 del Regolamento Generale di Ateneo).

I Centri di Ricerca sono, pertanto, le uniche strutture di ricerca deputate al reperimento di  fondi esterni per lo svolgimento di tale attività (es. commesse di ricerca da enti pubblici o private, partecipazione a bandi per progetti finanziati).

I Dipartimenti, dal canto loro, coordinano la ricerca individuale sviluppata dai docenti che vi afferiscono.

Le attività di ricerca che fanno capo a questi due tipi di strutture sono coordinate da due organi collegiali, entrambi presieduti dal Prorettore alla Ricerca:

  • il Comitato Ricerca (CORI), composto da un rappresentante per ogni Dipartimento e presieduto dal Prorettore per la Ricerca, che ha il compito di formulare proposte per la valutazione dei valutazione dei risultati dell'attività di ricerca e per la definizione di programmi di sostegno e misure di incentivazione dell’attività di ricerca;
  • il Comitato dei Direttori dei Centri di Ricerca (CODICE), anch’esso presieduto dal Prorettore per la Ricerca, che si occupa di coordinare le attività dei Centri di Ricerca e di formulare proposte di singole iniziative che possono avere ricadute favorevoli per tali strutture (in termini economici e di prestigio).